Divertirsi promuovendo ambiente e arte. È la “dichiarazione d’intenti” della neonata associazione “Gli amici dei musei e dei monumenti volterrani”. La priorità è già delineata: contattare tutti i gruppi già operanti in Alta Valdicecina per attivare una serie di collaborazioni. E poi far crescere il numero degli iscritti, che pur sono già una quarantina; basta rivolgersi alla Libreria Lorien, oppure, alla Cassa di Risparmio di Volterra, Agenzia di Volterra (Roberto Bucci). Per il consiglio direttivo, l’ex assessore Pietro Cerri, illustra il progetto e fornisce alcuni approfondimenti.
L’idea.«Tutto è cominciato l’estate scorsa, dalle chiacchierate tra amici. – ricorda – portare anche a Volterra un’associazione presente in tutta Italia, che servisse a promuovere i nostri beni ambientali e culturali». Binomio che è piaciuto e molto a una decina di laureandi in Beni culturali, non tutti volterrani. «Siamo nati a Volterra, ma vogliamo occuparci di Alta e Bassa Valdicecina costituendo una rete tra le varie associazioni del settore». Prosegue Cerri: «La città di Volterra ed il suo territorio sono caratterizzati dalla presenza di un imponente patrimonio storico-artistico ed ambientale che deve essere conservato e valorizzato insieme. Il proposito è operare attivamente, in collaborazione anche con gli enti pubblici».
Musei in primo piano.In particolare, l’associazione, che non ha fini di lucro, si prefigge anche di (secondo Statuto): contribuire alla formazione di un’opinione pubblica sempre più sensibile e partecipe a tutte le problematiche dei beni culturali ed ambientali. «Desideriamo – aggiunge Cerri – affiancare ed aiutare tutte le iniziative dei musei a Volterra e nel territorio della Valdicecina, anche attraverso contributi economici».
Necessario divertirsi.Puntualizza Cerri: «Promuoveremo visite ai musei ed ai monumenti, incontri con personalità della cultura e dell’arte, con il mondo della scuola. Abbiamo già preso contatti con associazioni come Slow Food. Proposte piacevoli possono invogliare anche a una miglior conoscenza del patrimonio artistico ed ambientale».
Volontariato.«Ci rendiamo disponibili – dice ancora Cerri – per un’azione di volontariato per supportare qualunque politica mirata alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio, politiche che notoriamente richiedono un impegno economico ed amministrativo notevolissimo, spesso al di fuori della portata degli enti pubblici». Il desiderio è far crescere la conoscenza e la consapevolezza della ricchezza del patrimonio locale.
Risorse.Al momento nelle casse c’è solo l’autotassazione per le iscrizioni. «Nostro tesoriere è Roberto Bucci. – conferma Cerri – Ci ripromettiamo di chiedere finanziamenti a tutti gli enti e anche alla Cassa di Risparmio, secondo il regolamento della Fondazione».
Giovani.«Vorremmo confrontarci con i giovani per farci aiutare e capire come “trasmettere” loro questo piacere per la nostra storia e cultura» conclude Pietro Cerri.